"I missionari sono ambasciatori di pace, messaggeri di solidarietà e fratellanza, proiezione verso il futuro al quale tendono milioni di bambini, donne e uomini che si nutrono della loro opera assistenziale.
Le scuole, gli ambulatori, gli ospedali, le mense, gli orfanotrofi, tutto ciò che innerva l’attività caritatevole, di sostegno ai deboli, è un seme da cui germoglia il frutto della speranza.
La speranza in un domani segnato dalla cooperazione e dal dialogo costruttivo fra i popoli e gli Stati, quasi una chimera se guardiamo al mondo con gli occhi dell’oggi, di questo nostro tempo inquieto governato dalle logiche dello scontro più che dagli strumenti della diplomazia".
Così Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama, in apertura della Conferenza dei missionari italiani organizzata a Pescara a margine dei lavori del G7 Sviluppo.
"Si dice spesso che l’Africa è un problema, e ciò è frutto di un retaggio antico e sedimentato, ma l’Africa oggi può e deve essere anche una soluzione", ha spiegato Craxi, ricordando che "in quelle terre, martoriate dalle guerre, dalla violenza interetnica, dalla povertà e dalla fame, molto è stato fatto grazie all’opera che si avvale dell'impulso missionario e alla leva della cooperazione internazionale, ma molto resta da fare".
"È necessario però - ha concluso Craxi - un cambio di approccio, spingendo l'Europa a modificare i paradigmi della propria visione sull’Africa.
Il Piano Mattei muove da questa necessità e dalla presa d’atto che la parcellizzazione delle azioni spesso non ha fornito le risposte che ci si attendeva.
Ogni intervento non può che essere immaginato e realizzato insieme ai diretti interessati, ovvero gli Stati africani.
L’Italia ha il dovere di indicare una rotta, mettendo a fattore comune tutte le azioni possibili per contribuire ad uno sviluppo equo e condiviso del continente africano, innescando un processo che abbandoni definitivamente i retaggi del passato e non preveda subalternità di sorta.
Il cammino è certamente lungo, ma intanto abbiamo compiuto un primo passo nella direzione giusta".