Nei giorni scorsi nell'incantevole scenario offerto dai giardini della Filarmonica di via Flaminia, è andata in scena "Erodiade" di Giovanni Testori interpretata dalla divina Francesca Benedetti con la regia di Marco Carniti.
A presentare l'opera teatrale il Gruppo della Creta, con le preziose collaborazioni di Francesco Scandale, Video Artist, di David Barittoni che ha curato le musiche originali, Damiano Fianco, autore delle belle foto e di Francesco Lonano, aiuto regista.
Giovanni Testori (Novate Milanese, 12 maggio 1923 – Milano, 16 marzo 1993) è stato un grande protagonista della cultura e dell'arte del XX secolo. Scrittore, giornalista, poeta, critico d'arte e letterario, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e pittore italiano.
Fra l'infinita creatività culturale di Giovanni Testori anche l'opera teatrale "Erodiade" del 1969.
"Erodiade" per Giovanni Testori si fa corpo, metà Dio, metà donna che scopre il lato ambiguo e fluido della sua virilità.
Francesca Benedetti, musa dell’autore milanese, affronta la scrittura testoriana per celebrarne il Centenario dalla morte, facendosi carne e sangue e immergendosi in un flusso verbale senza precedenti per restituire al pubblico, il mito ribaltato di un personaggio controverso e trasgressivo come Erodiade, che oggi si fa vittima più che carnefice.
Il testo dell'opera è corredato da schizzi di teste rotolanti, decollate che vengono sublimate nella video animazione di Francesco Scandale.
La Divina Francesca Benedetti, grande artista
Anche le musiche a cura di David Barittoni sono un tributo all'autore.
La grande Francesca Benedetti nella sua sterminata carriera di artista ha interpretato tutti i più grandi autori del '900 ma per Giovanni Testori si intravede una particolare predilezione.
La storia di Erodiade è nota. Era la madre di Salomè che ripudiò il suo primo marito e divenne regina convivendo con Erode Antipa, il fratello di questo.
Per le leggi ebraiche un vero e proprio sacrilegio.
E di essere sacrileghi li accusava Giovanni Battista, Iokanaan, che predicava il verbo di Cristo.
Giovanni predicando la parola di Cristo venne imprigionato ma Erode non voleva condannarlo a morte. Solo il ricatto di Salomè compì il destino di Giovanni chiedendone la sua testa in cambio della danza.
Il personaggio di Erodiade per Testori si trasforma in una eroina della passione, in nome della quale riesce a commettere un delitto quasi archetipico senza provare nessuna vergogna né senso di colpa.
Per l'autore Erodiade è anche il tramite dell'inevitabile destino di Giovanni.
Scrivere in poche righe quale sia la grandezza artistica di Francesca Benedetti è praticamente impossibile, considerando la sua immensa versatilità e la sua enorme mole di esperienza artistica.
Nel 1957 debutta nella prosa televisiva e radiofonica della RAI, interpretando in video la parte di Ninon, in Cosa sognano le fanciulle, di de Musset, con la regia di Enzo Ferrieri, in diretta dal Teatro Convegno di Milano.
Francesca Benedetti è la protagonista assoluta dello spettacolo italiano, interprete straordinaria in tutti i suoi campi.
Una capacità mai raggiunta prima in Filmografia con la partecipazione in 14 film; 40 trasmissioni televisive, 20 programmi radiofonici e circa 100 teatrali tra le quali le storiche Orestiadi di Gibellina che ha interpretato con una forza travolgente.
Momento di ringraziamento dell'oera teatrale "Erodiade"
Tra i numerosi riconoscimenti il premio le Maschere del Teatro italiano nel 2018, Migliore attrice non protagonista per Antigone.
Fra gli altri, il mecenate e cultore dell'arte Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona il collezionista Carlo Alvise Crispolti, il drammaturgo Giuseppe Manfredi, l'attrice Mita Medici e la manager Aurora Spada.