Nel recento convegno sul sovraffollamento nelle carceri promosso dall'associazione "Uniti nel Fare" presieduta da Renata Polverini, già deputata e già Presidente della Regione Lazio, tenuto nella centralissima Sala di "Ceo for Life" in Piazza Montecitorio con la presenza di autorevoli relatori fra i quali l'avv. Cesare Placanica, già Presidente della Camera penale e il viceministro Francesco Paolo Sisto, anch'esso rinomato avvocato penalista, Renata Polverini ha letto una struggente lettera inviata alla stessa in occasione del tema del convegno a firma di Gianni Alemanno e Fabio Falbo, attualmente detenute a Rebibbia, che rimarcava il dramma delle carceri e la mancata funzione rieducatrice delle stesse.
Ed in merito alla detenzione di Gianni Alemanno, già sindaco di Roma e già Ministro della Repubblica, è stata avviata una raccolta di firme per una petizione dal titolo più che eloquente "Ma non ha già sofferto abbastanza?".
Raccolta di firme che sarà presentata oggi alle 11.00 presso l'Hotel delle Nazioni, via Poli, 6.
Gianni Alemanno è stato rinchiuso nel Carcere di Rebibbia la notte del 31 dicembre 2024 dopo la revoca dell'affidamento in prova ai servizi sociali.
I promotori dell'iniziativa sono Massimo Arlechino, presidente del movimento "Indipendenza" fondato da Alemanno, Bruno Tagliaferri e Nicola Colosimo.
Tra i primi firmatari Luigi Manconi, Roberto Giachetti, Piero Sansonetti, Francesco Borgonovo, Annalisa Terranova, Mauro Mazza e, per Nessuno Tocchi Caino, Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti. E ancora, tra gli aderenti: Franco Cardini, i parlamentari Alessandro Amorese e Marco Cerreto, il sottosegretario Claudio Barbaro, Marcello Veneziani, Andrea Zhok.
Esponenti di diversa estrazione politica.
Una petizione che mira anche a sottolineare come una riforma della giustizia in merito alle pene detentive alternative sia effettivamente urgente e indifferibile.
Redazione