Non bastavano i tanti ipocriti che hanno sempre criticato Papa Francesco e che oggi lo piangono, non bastavano i tanti complottisti che affermavano che Papa Francesco era già morto da tempo e quelli che sostengono che la salma di Papa Francesco sia un sosia.
A tutto questo film dell'orrore si aggiunge ora la gara a chi riesce a far circolare sui social fotografie e video di coloro i quali che, dopo aver fatto la fila, giungono nella Basilica di San Pietro, dinanzi alla salma di Papa Francesco e scattano foto, selfie e video, magari corredati da sorrisi e apposite "pose da selfie".
Un gesto che oramai dimostra platealmente come tutto sia spettacolo, come il senso dell'umanità sia oramai perduto dinanzi ad un attimo di notorietà per dire di esserci stati, per far vedere agli amici e al mondo web che "ci sono anche io".
Altro che rispetto del momento solenne e rispetto del luogo di culto massimo della Cristianità, la Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano.
Uno spettacolo che dovrebbe indurre indignazione anche perchè l'uso del cellulare nella Basilica di San Pietro è espressamente vietato.
Ma oramai in un Paese dove regna la scostumatezza, l'arroganza e la spavalderia nessuno più di preoccupa di rispettare qualsiasi divieto.
Anzi più un gesto è vietato e più è appetibile.
Altro che raccoglimento e preghiera, altro che osservanza delle regole cristiane.
Lo stesso Papa Francesco ha più volte e in più occasioni criticato aspramente "il culto dell'apparenza e la società dell'immagine".
Ma figuriamoci se le parole di Papa Francesco potevano essere ascoltate.
Non lo sono neanche nella Chiesa più autorevole, neanche nella sua casa, neanche dinanzi alla sua salma.
Un like è molto più importante di un comportamento dignitoso in un luogo di culto e dinanzi ad una salma.
Tutto si trasforma in spettacolo, tutto si trasforma nell'unica legge esistente,quella dell'apparire, dello sfrenato individualismo.
Tutto si trasforma in spettacolo, tutto si trasforma nell'unica legge esistente,quella dell'apparire, dello sfrenato individualismo.
Tutto si trasforma nell'esatto contrario del messaggio di Papa Francesco e del cattolicesimo.
Un degrado senza fine, oramai irreversibile.
Redazione