Roma. "La grande bellezza" è sempre più un ricordo sbiadito. Oggi Roma vive il suo momento più difficile.
Allarmante l'aumento esponenziale di furti nella case, di occupazioni abusive di abitazioni scippate ai proprietari, dei furti d'auto, delle aggressioni per strada, dei furti, degli scippi, del rischio incolumità fisica nel prendere la Metro nelle stazioni metro sempre più ostaggio di bande organizzate e sempre più numerose.
Ed oggi anche gli incendi, spesso accesi da piromani o scaturiti da accampamenti di fortuna di individui senza nome e senza nulla che si accampano sempre più nella Roma dove tutto è possibile, dove tutto è solo caos.
Incendi che si propagano velocemente con strade ricoperte di fogliame, di erba mai tagliata con l'atavico problema mai affrontato dell'endemica mancanza di vigili del Fuoco che a Roma registrano da anni una forte riduzione dell'organico e che non possono garantire, gioco forza, la loro preziosa e insostituibile funzione.
Con i parchi che sono oramai sede di bivacchi e di accampamenti improvvisati con senzatetto che oramai giungono a frotte a Roma da ogni dove sapendo che possono vivere in una città dove l'ordine non esiste più.
Con il pericolo per ogni romano di uscire la sera non sapendo se avrà la fortuna di rientrare a casa senza aver subito aggressioni e scippi.
Una vita di terrore, di paura, di insicurezza.
Un quadro desolante, straziante, che ha inginocchiato la Capitale che si appresta nel 2025 ad accogliere oltre trenta milioni di pellegrini per l'Anno Santo.
Una metropoli che non sarà in grado di reggere alla conseguente onda d'urto e che sarà ancora più succube del caos più totale.
Una città dove viverci è e sarà sempre più difficile.
Con quartieri che oramai sono delle vere e proprie "favelas" e dove la legalità, il rispetto dei cittadini, il diritto ad una vita normale sono concetti oramai inesistenti.
E su tutto questo nessuno interviene con decisione. Nemmeno chi è al Governo come Giorgia Meloni che, fra l'altro, è una romana Doc nata e cresciuta alla Garbatella.
Altro che ordine pubblico, altro che tutela dei diritti.
Una situazione infernale che la grande stampa occulta e che un certo giornalismo succube del potere e lecchino del potere evita di analizzare.
Roma ha la necessità di una grande svolta, di un radicale cambiamento.
Roma e la sua storia non meritano tale destino.
Roma è troppo preziosa e troppo importante nel Mondo intero per essersi trasformata in quella che oggi è.
Serve una pacifica rivolta della società civile, corale, unitaria dei romani che ancora amano la propria città per un risveglio collettivo.
Uno scatto d'orgoglio, un fremito di vero cambiamento.
Roma non può essere umiliata così. Non lo merita.
Dai palazzacci del potere ci si muova.
Roma, la sua storia millenaria, la sua Maestosità lo impone.
Roma deve ritornare ad essere "La Grande Bellezza".
Redazione