E' scomparso il Marchese Mecenate Annibale Berlingieri.
(Nella foto il Marchese Annibale Berlingieri )
E di Annibale Berlingieri pubblichiamo integralmente un ricordo commosso e sentito a firma di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona:
"Annibale Berlingieri, riconosciuto come uno dei più importanti collezionisti d’arte contemporanea, ha avuto un impatto significativo sugli sviluppi della storia dell’arte.Con straordinaria visione e altrettanta determinata passione ha trasformato le sue storiche strutture in musei dove, in armonia, convivono antico, moderno e contemporaneo.Una immersione che rintraccia le coordinate visive di un dialogo che rispecchia intuito e sensibilità e dove prevale l’interpretazione della cultura come valore pubblico, nella tradizione dei grandi mecenati della storia.Con la moglie Marida ha compreso il passato e immaginato il futuro.Intuito e riflessione hanno guidato le loro scelte verso opere nelle quali hanno riconosciuto qualcosa di sé, quasi un percorso interiore alla ricerca della propria spiritualità.Con un approccio collezionistico pionieristico hanno colto l’importanza di movimenti artistici nascenti e hanno individuato la qualità di artisti con una sicurezza che rivela la lungimiranza di una vita dedicata alla ricerca della bellezza e della libertà immersa nell'infinito.Animati da affinità del gusto e da curiosità, hanno scoperto talenti che poi hanno promosso e valorizzato e hanno lasciato un segno di grande impatto sociale e culturale collaborando con le istituzioni e diventando, con inesauribili energie, vero motore del Sistema dell'Arte.
Il marchese Berlingieri ha restaurato il palazzo materno Treves a Venezia, l’edificio di "Torretta" a Roma, il complesso monastico di San Basilio in Basilicata e il sontuoso palazzo Mazzarino a Palermo con visione museografica divulgando così conoscenza.Ha restaurato le antiche strutture e gli apparati decorativi barocchi, ha rifunzionalizzato gli spazi e li ha fatti rivivere con l'arte in tutte le sue declinazioni: informale, espressionismo astratto, pop art, minimalismo, arte concettuale, ambientale e installazioni specifiche.
Ha ricercato nell'arte la propria anima e personalità e ha tradotto genialità e grandezza in collezioni eccezionali che rappresentano a pieno quello spirito di coinvolgimento, dialogo e condivisione con gli artisti verso progetti che interagiscono con l'ambiente, ripristinando così la vocazione culturale degli edifici che ha saputo proteggere e valorizzare nell'interesse collettivo.Rendendo fruibili spazi ricchi di passato ha divulgato cultura, interpretando un prezioso ruolo sociale.Una vita piena di valori che ha creato sinergie, promosso rapporti in un tragitto lungo e impegnativo.La scomparsa di Annibale Berlingieri è un dolore personale e una grande perdita per il Paese.Il suo nome vive nel suo operato e nella passione espressa nei suoi straordinari progetti".
Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona
E nel ricordare la figura di Annibale Berlingieri raccontiamo anche la storia del ritratto di Donna Franca Florio.
La famiglia Florio segnò la storia della Sicilia.Una famiglia così potente era abituata a essere circondata dei più grandi artisti, e Il Ritratto di donna Franca Florio di Giovanni Boldini è forse il più grande capolavoro del mecenatismo della famiglia.La regina di Sicilia, vera e propria icona della belle époque, era parte dell’aristocrazia siciliana e sposatasi con Ignazio Florio Jr aveva unito ai nobili natali l’immensa ricchezza del marito.Signora della mondanità, di una bellezza eterea e eleganza innata, aveva avuto decine di spasimanti, tra cui Gabriele d’Annunzio e Guglielmo II di Germania.Questo dipinto la rappresenta nel momento della sua massima potenza e bellezza ma è anche simbolo dell’imminente decadenza: La tela infatti, esposta alla Biennale di Venezia nel 1903, al momento del suo conseguimento non poté essere riscattata dai Florio, ormai strozzati dai debiti.Boldini la vendette nel 1927-28 al Barone Rothschild, che la porto con sé in America.

Il ritratto di Donna Franca Florio
Battuta da Christie’s il 1º novembre 1995, e poi nuovamente il 25 ottobre 2005 da Sotheby’s a New York, fu acquistata per 800mila euro dalla Società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone, titolare di diversi alberghi di lusso in Sicilia, tra cui Villa Igiea.La società di hôtellerie non ebbe fortuna e nel 2017 il Ritratto di donna Franca fu messo di nuovo all’asta.In quel periodo furono promosse numerose campagne di crowdfunding per le quali si mossero personaggi pubblici come Nello Musumeci e Vittorio Sgarbi, e il 30 aprile per la cifra di di 1.133.000 euro il dipinto divenne proprietà dei marchesi Marida e Annibale Berlingieri.La tela verrà così esposta presso palazzo Mazzarino, a Palermo.
Redazione