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Da sempre l'arte dell'adulazione è stata perseguita per giungere a scopi personali, per realizzare degli obiettivi anche, talvolta, fortemente ambiziosi. 
 
Lo affermava Niccolò Machiavelli nel suo meraviglioso "Il Principe" inserendola quale strumento o mezzo per raggiungere il fine.
 
Ma un grande saggista americano, Richard Stengel, ne fece una vera e propria arte.
 
La bibbia dell'adulazione o del "leccaculismo", per usare un termine molto caro allo stesso autore, è il famoso manuale tradotto in più lingue, "Il manuale del Leccaculo".
 
A tradurlo in italiano vi ha pensato Daniele Ballarini.
 
Richard Stengel definisce l'adulazione "una manipolazione della realtà per sfruttare a nostro vantaggio la magnificazione di un altro". 
 
Il famoso libro di Richard Stengel tradotto i 16 lingue e venduto in milioni di copie
 
Nella descrizione del libro di Richard Stengel si legge che "Probabilmente è stato Satana il primo adulatore della storia, ma certo oggi l'uomo non è secondo a nessuno.
 
D'altronde, come "Il manuale del leccaculo" (titolo originale "You're Too Kind: A Brief History of Flattery") dimostra, l'adulazione fa parte del nostro patrimonio genetico ed è un comportamento che ci ha aiutato a sopravvivere fin dalla preistoria.
 
Richard Stengel illustra quest'arte con ironia e ricchezza di documentazione, partendo dai nostri progenitori e attraversando la storia di religioni e civiltà". 
 
E Richard Stengel non è certamente l'ultimo arrivato, è un famosissimo editore, autore ed ex funzionario governativo statunitense. 
 
È stato il 16° caporedattore della rivista Time dal 2006 al 2013.
 
È stato anche amministratore delegato del National Constitution Center dal 2004 al 2006 e ha ricoperto l'incarico di sottosegretario di Stato per la diplomazia pubblica e gli affari pubblici del presidente Obama dal 2014 al 2016.
 
Ha scritto numerosi libri, tutti di grandissimo successo di critica e di vendita.
 
Ma l'arte dell'adulazione è stato oggetto di studio e di riflessioni sin dalla notte dei tempi.
  
Ne "Il Cortigiano" di Baldassarre Castiglione, si raccomanda umiltà e modestia verso i superiori per attingerne favori e privilegi, evitando trasgressioni punibili col taglio della testa. 
 
Nel saggio dedicato a Filopappo, il noto storico e filosofo facente parte dell'Accademia di Atene, Plutarco, addirittura anticipa l’analisi motivazionale moderna, quando spiega che la piaggeria attecchisce meglio in chi è dotato di forte autostima, poiché desiderando avere tutte le migliori qualità, crede pure di possederle e perciò ama gli adulatori.
 
Ma a parte le varie enunciazioni sull'arte del leccaculismo, della piaggeria, dell'essere cortigiani vi sono delle comunità come quella italica, dove il "leccaculismo" è arte necessaria per poter vivere e sperare di ottenere qualcosa che in una ipotetica quanto desiderabile ma spesso irrealizzabile realtà di diritti e doveri sarebbe naturale.
 
 
Il nostro Paese sin dai tempi della Prima Repubblica era stracolmo di segreterie politiche soprattutto targate Dc e Psi.
 
Le segreterie politiche nei fatti erano delle vere e proprie "agenzie sbrigatutto" dove si esercitava quotidianamente quello che nell'ordinamento giuridico è caratterizzato come reato di "voto di scambio" ma che spesso fin dalla nascita dell'esercizio del voto è stato sempre la normalità.
 
In molti nei tempi del boom economico e delle vacche grasse frequentando le segreterie politiche riuscirono ad ottenere  il mitico "posto fisso" con assunzioni di falsi invalidi, chiamate dirette o concorsi pilotati.
 
Ma non solo il posto di lavoro ma ogni esigenza di qualsiasi natura passava dalla cultura della raccomandazione.
 
Dal ricovero ospedaliero alla multa da cancellare, dalla pratica da oleare. 
 
Praticamente tutto passava dalle mani dei potenti che era necessario adulare e che erano circondati 24 ore su 24 dai grandi ed esperti "leccaculo" che grazie alle loro arti di adulazione riuscivano ad ottenere sempre tutto per loro, per i loro familiari e per i loro amici.
 
Richard Stengel avrebbe potuto, se avesse avuto la possibilità di studiare l'innato servilismo italico, dedicare un capitolo intero sulla tipologia del "leccaculo del Bel Paese".
 
Quel tipo di individuo che ha creato la fama e la gloria di tanti politici alquanto scarsi e ignoranti nella realtà ma amati e venerati per la capacità di promettere favori ai loro leccaculi, mezzadri, servi e schiavi che lo circondano, facendo a gara per chi lecca di più e per chi è più servo fra i servi.
 
Il "Leccaculo italico", una tipologia da studiare sempre pronto a parlare male di tutti, a criticare tutto e tutti e poi ad essere servile e schiavo dinanzi al potente di turno per una propria utilità o un proprio interesse.
 
Redazione
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