Le elezioni amministrative del Comune di Roma si terranno nel mese di maggio del 2027 e nonostante mancano ancora due anni e due mesi , che in politica sono tempi biblici, vi è già chi ci pensa e chi addirittura si impegna per far circolare il proprio nome quale possibile candidato alla guida del Campidoglio.
E non vi è nulla da meravigliarsi.
Basti pensare che anche tanti Presidenti di Regione hanno annunciato di volersi ricandidare con anni di anticipo.
Il Governatore del Lazio, Francesco Rocca, in occasione della conferenza stampa tenuta per i primi due anni della sua guida regionale, autolodandosi per i buoni risultati raggiunti, ha annunciato la sua volontà di ricandidarsi alle Regionali del 2028.
E anche il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non nasconde la sua ambizione di poter essere ricandidato vantando un buon rapporto con la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Particolare fermento si registra in Fratelli d'Italia anche per la forte presenza del partito che alle passate regionali del 12 febbraio 2023 a Roma Città ha ottenuto ben 361.464 voti, uno strabiliante 34,3%.
E per quel che riguarda il partito guidato dalle sorelle Arianna e Giorgia Meloni circolano tre nomi, Fabio Rampelli, nome storico del mondo della destra romana, Roberta Angelilli e Luciano Ciocchetti.
Fra i tre il più radicato è certamente il VicePresidente della Camera, Fabio Rampelli, alla sua sesta legislatura da deputato, da sempre di destra, proviene dalle fila del Fronte della Gioventù, FdG, la giovanile del vecchio MSI ( Movimento Sociale Italiano ).
La leggenda politica racconta anche che nel 1992, quando la Presidente del Consiglio, a soli 15 anni entra nei giovani di destra il suo mentore fu proprio Fabio Rampelli, in quell'epoca leader dei Gabbiani, e che la prima candidatura alla Provincia di Roma nel 1998 dove Giorgia Meloni venne eletta a soli 21 anni venne sponsorizzata proprio da Fabio Rampelli.
Ma fra i tre è il meno gradito alle sorelle Meloni anche perchè l'On. Fabio Rampelli ha sempre dimostrato una certa autonomia di pensiero e d'azione.
Autonomia di pensiero che oggi sembra essere in Fratelli d'Italia il miglior modo per suicidarsi politicamente.
Fedeli al pensiero di destra non è possibile mai in alcun modo differenziarsi neppure di un solo millimetro dal pensiero del capo o dell'uomo solo, in questo caso della "donna sola".
E certamente tale autonomia non gioca a favore dell'On. Fabio Rampelli che per questo venne già alle regionali sostituito da Francesco Rocca che proveniva dal cosiddetto mondo della "società civile ", essendo allora Presidente della Croce Rossa, fortemente voluto da Arianna Meloni.
Arianna Meloni, Responsabile nazionale Organizzazione FdI, con Francesco Rocca, Governatore del Lazio
E anche Francesco Rocca, come tutti quelli provenienti dalla cosiddetta "Società Civile" è oggi un iscritto di Fratelli d'Italia e esponente di spicco del partito.
Ben diverso il caso di Roberta Angelilli, VicePresidente della Regione Lazio e fedelissima di Giorgia Meloni.
Roberta Angelilli, VicePresidente Regione Lazio, con la Premier Giorgia Meloni
E ancora differente è il pedigree di Luciano Ciocchetti, oggi deputato di Fratelli d'Italia, Vicepresidente dal 2010 al 2012 della Regione Lazio, quando a guidarla era Renata Polverini.
Inoltre Luciano Ciocchetti è deputato alla sua quarta legislatura.
Eletto per la prima volta alla Camera a 36 anni nel 1994 nel CCD, poi eletto eletto nel 2006 con l'UDC e rieletto nel 2008 sempre nell'UDC, legislatura che lasciò nel 2010 per approdare alla Regione Lazio.
L'On. Luciano Ciocchetti, FdI
Per poi tornare alla Camera, per la quarta volta, nel 2022 con Fratelli d'Italia.
Su Wikipedia nei dati generali si legge la sua notevole storia politica dalla Dc al CCD, poi nell'UDC, poi in FI, poi nel CoR ( Conservatori e Riformisti ) e poi DI ( Direzione Italia) e, infine, l'approdo in Fratelli d'Italia nel 2019.
Infine, già da ora si vocifera anche di una possibile discesa in campo di un nome, che ad onor del vero, viene tirato in ballo, in ogni elezione romana.
Ed è quello di Giovanni Malagò, Presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) dal 2013.
Nome di indubbio e carismatico prestigio, imprenditore e dirigente sportivo di prima grandezza.
Giovanni Malagò, imprenditore e Presidente CONI
E un nome come quello di Giovanni Malagò potrebbe essere ben speso da entrambi gli schieramenti.
Indubbiamente è troppo presto per indire un totonomi per candidature così lontane nel tempo.
Ma non si può non notare che l'autoricandidatura degli uscenti sia alla Pisana che al Campidoglio dimostra in modo inequivocabile che anche con tempi molto distanti vi è chi pensa già concretamente agli anni che verranno.
Redazione