I testimoni di Giustizia sono coloro i quali hanno avuto il coraggio di cambiare la loro vita, di rischiarla concretamente, pur di affermare gli alti valori della legalità e della Giustizia.
Ma nel nostro Paese sempre più alla deriva le sofferenze e le privazioni alle quali sono sottoposti i Testimoni di Giustizia, veri eroi dei tempi moderni, sembrano non interessare più nessuno.
E' il caso di Pino Masciari, 65 anni, testimone di giustizia sin dal lontano 1994 cioè da ben 30 anni.
Pino Masciari, testimone di Giustizia dal 1994
Il suo comunicato che non è altro che un disperato grido di dolore, che riportiamo integralmente dovrebbe indurre a serie e pacate riflessioni.
"Se qualcuno vi dicesse con certezza: “Erano già pronti per ammazzarti e stai molto attento perché sei un predestinato, la vendetta da parte loro è solo una questione di tempo… il tempo non cancella la loro sete di vendicarsi” vi sentireste al sicuro? E poi ancora… se tentassero di avvicinarvi e di entrarvi in casa in modo sospetto, riuscireste a stare tranquilli?
Io no! Per questo - afferma Pino Masciari - ho deciso di rendere pubblico, come gesto di autotutela, tutto ciò che in questi ultimi mesi ho vissuto, ma che sembra non importare a nessuno".
"Sia io sia il mio legale abbiamo relazionato nelle sedi opportune, nel rispetto delle leggi, con evidenze documentali, tutto quanto mi sta accadendo, ma ancora una volta mi scontro con uno Stato indifferente. Ho ottenuto solo silenzi. Silenzi omissivi, che tuttavia non assolvono nessuno dalle proprie responsabilità.
Pino Masciari, con manifesto sulla sua condizione difficile di Testimone di Giustizia
Dopo trent’anni di interminabile attesa - conclude Pino Masciari - in cui ho sperato e ho voluto credere che sarebbe potuto arrivare un domani finalmente migliore, un domani in cui avrei potuto riprendere la mia vita, che di fatto si è congelata nel momento stesso in cui ho denunciato, adesso non ci credo più.
Chiedo solo rispetto e attenzione alla mia vita e a quella della mia famiglia, alla nostra sicurezza e incolumità".
Redazione