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Si è svolto, presso l’istituto penitenziario minorile di Bari “Fornelli”, l'evento inaugurale dell'iniziativa “WeFree Dentro: prevenzione e legalità per costruire un futuro”.  
 
Questo progetto pilota mira a contrastare le tossicodipendenze tra i giovani detenuti e rappresenta una collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la Fondazione San Patrignano.
 
La giornata è iniziata con un convegno che ha affrontato il tema delle devianze minorili e delle dipendenze, con la partecipazione di istituzioni pubbliche, esperti accademici e rappresentanti del Terzo Settore.
 
Successivamente, i giovani detenuti hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con educatori di San Patrignano e ascoltare le esperienze di chi ha superato le dipendenze.

Nel suo intervento Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Wefree Dentro si inserisce nel filone dei progetti che Intesa Sanpaolo realizza e sostiene per il mondo del carcere e per la prevenzione dalle dipendenze insieme alle più importanti realtà italiane del Terzo Settore.
 
Grazie alla collaborazione con la Fondazione San Patrignano l’iniziativa offre un momento diverso ai giovani detenuti portandoli a concentrarsi sulle proprie potenzialità e sull’importanza delle scelte di ogni giorno.
 
Dall’incontro di oggi potranno trarre spunti utili a migliorare la propria situazione e ad avere maggiore fiducia nel ‘dopo’”.

Una giornata particolarmente interessante anche dal punto di vista educativo, come spiega Antonio Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano: “L’obiettivo è sperimentare un nuovo approccio a supporto dei minori per offrire loro strumenti utili a riscoprire le proprie potenzialità, a superare le fragilità e a uscire dalle dipendenze, che sempre più fra i giovani e a volte nell’ambito degli istituti carcerari si esprimono a volte in dipendenze da psicofarmaci.
 
“WeFree Dentro” si rivolge a una fra le categorie più fragili del nostro Paese, per costruire percorsi di possibile uscita dall’emarginazione e dall’esclusione sociale”.

Fonte: affaritaliani.it
Articolo di Redazione Corporate
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