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I primi auditi della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla pandemia ( insediata il 18 settembre scorso e presieduta dal Senatore Marco Lisei di FdiI ) sono stati sentiti l'8 ottobre scorso.
 
Le audizioni hanno interessato l'Associazione Sereni e sempre uniti, l'Associazione italiana vittime Covid (A.I.Vi.C) e l'Anaao Assomed.
 
Hanno pronunciato parole pesanti, come le macerie che ereditiamo dal Covid.
 
Del recente inizio dei lavori della Commissione Parlamentare si è parlato comprensibilmente poco, il tema non lascia spazio ad illusioni o rivoluzioni sommarie, possiamo tuttavia sinceramente credere che le ripercussioni politiche ci siano e che siano all’altezza della Carta Costituzionale e della Repubblica che vorremmo abitare.
 
Cercare è attività meritoria, cacciare è altra cosa.
 
La condizione della nostra sanità ha palesato alcune distorsioni inevitabilmente ferali che ne possono fare un flagello per la popolazione intera.
 
Le burocrazie e le risorse destinate alla salute non appaiono oltre ogni ragionevole dubbio impermeabili a sirene inquietanti.
 
La promozione della paura ha innescato comportamenti al limite della cieca obbedienza, trascinato il dolore della perdita dei propri cari in un inferno insopportabilmente dogmatico e pericolosamente privo di senso.
 
L’Unione Europea e gli stati nazionali hanno prodotto transazioni verso strutture pubbliche, private, regionali e convenzionate, di tale portata, da annebbiare forse il giudizio di alcuni operatori.
 
Gli eredi di secolari tradizioni medico-scientifiche hanno via via uniformato il proprio operato strappando la dignità, ai morenti ormai inermi.
 
La dignità dei familiari delle vittime di Covid è stata calpestata con irremovibile protervia.
 
Le loro vite sono state gettate nella disperazione in circostanze che spesso hanno spezzato vite nell’arco di pochissimi giorni.
 
Tutto quello che è accaduto è irreversibile, chiediamo dunque alla politica che si liberi di ingombranti e subdoli sicari, decretando che alcune misure emanate dai governi dei primi anni venti, non abbiano mai più a ripetersi a maggior ragione se condite da segretezza e coercizione.
 
Il popolo italiano ha il diritto di conoscere tutti i fattori e gli attori della stagione pandemica.
 
Diversamente non ci resterà che vedere crollare quelle impalcature strategiche che stanno franando sotto i colpi della ragione del denaro.
 
Come già detto non siamo degli illusi, siamo a chiedervi gentilmente di non essere più vilipesi e schiacciati dalle logiche economiche globali.
 
Crediamo che solo all’interno delle Istituzioni questo paese avrà un futuro migliore dell’attuale presente. 
 
 
Ivana Ferraro
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