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Roma, capitale della coca, ben due tonnellate al mese di cocaina invadono le piazze di spaccio dell'Urbe. 


A sostenerlo un protagonista del mondo dei narcos, Fabrizio Capogna, 40 anni, che si è consegnato alla giustizia.


Una tonnellata di cocaina pura consente di confezionare almeno 2.000.000 di dosi considerando che mediamente in una dose mischiata con altro si trova mezzo grammo di coca.

Due tonnellate sono l'equivalente di 4 milioni - 4 milioni e mezzo di dosi, cioè 150.000 al giorno.

E non vi è alcun dubbio che a Roma su 2.800.000 abitanti ed almeno un altro milione di abitanti senza residenza non vi siano almeno 200.000 assuntori di cocaina abituali, oltre ai quali almeno altrettanti, del fine settimana.

Un grande ed immenso esercito di consumatori che genera miliardi di euro, comprovato finanche non solo dalla presenza di tracce di eroina nel fiume Tevere ma, finanche, unica città al mondo, la presenza di nanogrammi di cocaina per metro cubo addirittura nell'aria di alcune zone romane.

E Fabio Capogna non è certamente l'ultimo arrivato nel mondo del crimine romano, considerato dalle forze dell'ordine fra i più rinomati e blasonati narcos della Città eterna.

Per Fabio Capogna la coca più ambita è la "boliviana" che è la più pura.

Anche l'ex narcos nelle sue dichiarazioni rilasciate al magistrato della Dda, Francesco Cascini, individua in San Basilio e Tor Bella Monaca i luoghi di spaccio più imponenti del mondo romano.

Solo a Tor Bella Monaca ben 12 le piazze di spaccio controllate in perfetto stile "Gomorra" ai tempi di Scampia.

Un maxisequestro di cocaina operato dalla Dda

Con incassi rilevanti che alimentano un mercato sempre più vasto e che inducono i signori della droga a riciclare ingentissime quantità di denaro in attività economiche soprattutto mirate alla ristorazione e al turismo.

Due settori dell'economia romana che hanno registrato grandi incrementi negli ultimi tempi.

La Mafia imprenditrice che in virtù degli immensi capitali provenienti dal mondo della droga diviene giorno dopo giorno sempre più forte falsando il mercato ed eliminando e marginalizzando sempre più l'imprenditoria onesta che avrà sempre più difficoltà per rimanere a galla e sopravvivere.

Con buona pace di chi spera ancora in un futuro migliore.

Redazione

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