E' vero che negli ultimi anni i casi di malasanità si susseguono ovunque e si assiste a tutto e di più.
Ma il recente caso che ha coinvolto il Policlinico Umberto I°, con un giovane di 35 anni al quale è stata asportata la mandibola per una diagnosi di tumore maligno, con la scoperta, successiva che il tumore maligno non vi era ha destato grande clamore e sconcerto.
E il povero degente oltre all'asportazione della mandibola ha anche subito una paresi facciale.
Il tutto perché vi è stato uno scambio dei vetrini della biopsia e, in conseguenza allo scambio, ad una persona sana è stato diagnosticato un osteosarcoma.
Non è possibile neanche minimamente immaginare cosa abbia patito il giovane appena venuto a conoscenza di una simile diagnosi.
Non è dato sapere nulla sulla persona alla quale appartiene il materiale biologico esaminato.
E in seguito alla inevitabile denuncia del malcapitato per lesioni gravissime indaga il pm Eleonora Fini.
La denuncia è stata stilata per conto del paziente dagli avvocati Andrea Bertolini e Giacomo Gaudenzi.
Tutto ha inizio nel mese di maggio dell'anno passato, quando il giovane si reca nella clinica odontoiatrica, l'Istituto George Eastman, per rimuovere un dente del giudizio e una cisti.
E il povero degente oltre all'asportazione della mandibola ha anche subito una paresi facciale.
Il tutto perché vi è stato uno scambio dei vetrini della biopsia e, in conseguenza allo scambio, ad una persona sana è stato diagnosticato un osteosarcoma.
Non è possibile neanche minimamente immaginare cosa abbia patito il giovane appena venuto a conoscenza di una simile diagnosi.
Non è dato sapere nulla sulla persona alla quale appartiene il materiale biologico esaminato.
E in seguito alla inevitabile denuncia del malcapitato per lesioni gravissime indaga il pm Eleonora Fini.
La denuncia è stata stilata per conto del paziente dagli avvocati Andrea Bertolini e Giacomo Gaudenzi.
Tutto ha inizio nel mese di maggio dell'anno passato, quando il giovane si reca nella clinica odontoiatrica, l'Istituto George Eastman, per rimuovere un dente del giudizio e una cisti.

Istituto George Eastman, Clinica Odontoiatrica
Come sempre accade in questi casi la cisti viene inviata negli appositi laboratori per gli esami istologici.
Nel mese di giugno viene comunicato al giovane di essere affetto da un osteosarcoma con alto grado di malignità. Diagnosi importante con l'avvio della demolizione della mandibola e 9 cicli di chemio.
Nel mese di luglio operazione per impiantare una placca per la ricostruzione dell'osso mandibolare asportato.
Ma nel mese di ottobre il colpo di scena, ad un esame dei vetrini presso l'Università Cattolica per un nuovo esame, un responso che ha dell'incredibile.
Il Dna sui vetrini non è quello del giovane che ha subito l'asportazione della mascella.
Una vicenda incresciosa e che rasenta l'incredibile.
Non degna di un Policlinico Universitario prestigioso e denso di storia come lo è l'Umberto I°.
Una sanità affidata nelle mani del super manager Andrea Urbani con i manager nominati recentemente che sono, in gran parte, quelli ereditati dalle passate giunte a guida di Nicola Zingaretti.
Come sempre accade in questi casi la cisti viene inviata negli appositi laboratori per gli esami istologici.
Nel mese di giugno viene comunicato al giovane di essere affetto da un osteosarcoma con alto grado di malignità. Diagnosi importante con l'avvio della demolizione della mandibola e 9 cicli di chemio.
Nel mese di luglio operazione per impiantare una placca per la ricostruzione dell'osso mandibolare asportato.
Ma nel mese di ottobre il colpo di scena, ad un esame dei vetrini presso l'Università Cattolica per un nuovo esame, un responso che ha dell'incredibile.
Il Dna sui vetrini non è quello del giovane che ha subito l'asportazione della mascella.
Una vicenda incresciosa e che rasenta l'incredibile.
Non degna di un Policlinico Universitario prestigioso e denso di storia come lo è l'Umberto I°.
Un punto di riferimento storico per tutta la sanità romana e non solo romana.
Un episodio che certamente non gratifica la sanità romana e dell'intera regione.
Basti pensare che anche nel Lazio è aumentata la quota di utenti che si rivolgono in strutture fuori dalla regione e si indirizzano verso le regioni del Nord mentre negli anni passati era il contrario.
Un episodio che non si concilia con i toni entusiastici del Governatore Francesco Rocca che in ogni occasione declama i progressi e i miglioramenti della sanità romana e laziale.
Una sanità affidata nelle mani del super manager Andrea Urbani con i manager nominati recentemente che sono, in gran parte, quelli ereditati dalle passate giunte a guida di Nicola Zingaretti.
Il cambio di passo tanto auspicato ed annunciato sulla sanità in realtà non vi è stato.
E anche se il Governatore ha smentito malumori e perplessità fra gli alleati, i malumori, magari sotto taciuti e celati per convenienza politica, continuano a serpeggiare e a covare sotto la cenere.
E non è detto che prima o poi possano divenire evidenti e palesi.
Redazione